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Data Pubblicazione: mercoledì 15 marzo 2023
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Le preoccupazioni per il contagio della crisi bancaria della Silicon Valley hanno indebolito i mercati azionari, anche se alla fine si sono ripresi con il miglioramento di Wall Street, mentre gli Stati Uniti non sono di grande aiuto nel prevedere le prossime mosse della Fed sui taxi. 

Francoforte ha perso l'1,31% e Parigi l'1,3% a fine giornata. Camicie nere a Londra (-1,67%) nonostante il ritorno positivo del Pil UK a gennaio. 

I mercati azionari europei sono rimasti pesanti dopo la chiusura di Wall Street e dei mercati asiatici. 

Il crollo delle banche statunitensi, unito ai timori di un fallimento della Silicon Valley Bank, ha fatto crollare i mercati. Crollano le borse europee  (-1,52%  Dax, -1,78%  Cac40, -1,42%  Ftse100 e -2,36% a 27.056 punti  Ftse Mib) a seguito del sell-off dei colossi bancari USA: JP Morgan, Bank of America, Citigroup e Wells Fargo è esploso di fronte alle difficoltà di SVB Financial.

I futures di Wall Street sono rimasti in territorio negativo (-0,66% su Dow Jones e -0,62% su S&P500) ei rendimenti dei Treasury USA a 10 anni sono scesi al 3,82% in attesa dei dati sul mercato del lavoro USA. Jack Janasiewicz, direttore delle soluzioni di Natixis Investment Managers, ha affermato che azioni e obbligazioni potrebbero rimbalzare se il rapporto sull'occupazione negli Stati Uniti di oggi mostrasse che l'economia ha creato meno posti di lavoro del previsto. "L'entusiasmo per gli aumenti dei tassi potrebbe improvvisamente svanire con dati più deboli", ha affermato.

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